Oggi vi racconto la prima volta che ho sentito il termine Live Content Creator. Qui trovate la mia esperienza, come ho iniziato e quando ho pensato che potesse essere un lavoro. Ma non mancherà anche il racconto del mio primo video e anche dell’ultimo! Pronti a farvi questo viaggio in questo pazzo mondo con me?
Com’è iniziata la mia esperienza da live content creator? Per caso!
Tutto è iniziato per caso. Un lampo a ciel sereno, capace di fornire a un ragazzo in procinto di finire gli studi un’opportunità di lavoro e una prospettiva di carriera totalmente inaspettata e super intrigante. Ma partiamo dal principio.
Un anno fa stavo finendo di studiare Scienze Politiche e Relazioni internazionali. Arrivavo alla fine di un percorso, annoiato a causa di 1 anno e 6 mesi di DAD. Un vero e proprio strazio per una persona come me che ama stare a contatto diretto con gli altri a confrontarsi e dibattere. Per questo motivo, a un anno dalla conclusione del percorso di studi, inizio a lavorare come Social Media Manager in un’azienda locale nella provincia di Biella.
Prima esperienza lavorativa tutto sommato positiva: mi innamoro del Digital Marketing e, in particolare, del mondo della creazione di contenuti. I primi video che ho fatto, per conto di quest’azienda, erano ripresi con il telefono ed editati su Premier Pro. Tempo di elaborazione di un contenuto: 6 ore. Questo uno dei primi contenuti.
La posizione però ha poche prospettive di crescita e l’ambiente di lavoro, che capisce poco questo mondo, inizia stare a stare stretto a un ragazzo come me che ha sete di conoscenza e apprendimento.
E’ per questo motivo che, mentre sto lavorando come Social Media Manager e finendo la tesi, mi iscrivo a un master di formazione in Digital Media Marketing per le PMI all’Università di Padova.
E’ qui che la musica cambia.
Ma cosa succede dopo gli studi e una piccola esperienza di lavoro?
Succede che il professore, di uno degli 8 moduli verticali su una disciplina del marketing digitale è proprio Gio Russo. Immaginate la mia reazione nel vedere un docente, tutto tatuato, che si presenta in classe con un’ora di ritardo, occhiali da sole e coppola in testa, ed esordisce con un : “Lo so ragazzi, sono in ritardo. Ma fidatevi che alla fine della lezione vi farò scoprire un nuovo mondo”.
Così è stato: 7 ore di pura follia. Migliaia di aneddoti, una serie di applicazioni impronunciabile e sconosciute (CapCut? Bazaart? EverBloom?), un telefono al contrario e dita che vanno alla velocità della luce. Tutto questo mentre spiegava ed editava contenuti.
La cosa che più mi stranii era che montava video più velocemente rispetto alla mia capacità di comprendere cosa stesse accadendo. Ma era tutto così idilliaco ed entusiasmante. Persone scontornate che ballavano sui banchi, Dolly Zoom, velocizzazioni e slow motion così… con uno schiocco di dita. Fu in quei momenti che la parola Live Content Creation, che avevo sentito pronunciare da Gio solo quel giorno, iniziò ad assumere un significato.
Quindi il live content creator può essere un lavoro?
Cioè io con il telefono posso fare dei contenuti pazzeschi, editarli live e girare il mondo? WHAT?! Davvero?!!
Mi sono sentito all’inizio di qualcosa di rivoluzionario e volevo fortemente farne parte. Così ho sfruttato immediatamente l’opportunità messa in campo da quello strano professore: “Ragazzi la lezione è finita, ma se volete approfondire vi lascio il mio numero: potete inviarmi un video al giorno per due settimane”.
Quasi superfluo sottolineare che l’ho fatto immediatamente e che un giorno, quello della mia laurea, inviai a Gio Russo un video che avevo realizzato per la celebrazione e che venne particolarmente apprezzato!
La risposta è stata: “Bravo Bro, ti va se iniziamo a collaborare? Sei invitato questo week end per l’evento #PartylikeaDeejay in parco Sempione.”
Io impazzisco! Cosa???
Inizia un nuovo pezzo della mia vita: sono un Live Content Creator!
Da quel giorno iniziò un nuovo percorso e, parallelamente, una sorte di ossessione. Perché non puoi vivere un ambiente di lavoro così coinvolgente senza farne uno stile di vita. Mille posti diversi, persone super interessanti con cui interfacciarsi e migliaia di contenuti editati alla velocità della luce.
Un serbatoio di ispirazione ed energia per persone che vogliono vedere lo straordinario nell’ordinario!
Catapultarmi in questo mondo, per quanto entusiasmante che sia e incredibilmente formativo in termini di esperienza vissute e persone da cui prendere ispirazione, ma devo essere sincero non è facile.
Non è facile perché è un lavoro che ti porta davvero a interrogarti su quelli che vuoi siano i tuoi limiti. E’ un lavoro di introspezione. Continuare a chiederti quali siano i punti di vista interessanti per raccontare una storia ti invita costantemente a definire quale sia il TUO punto di vista. È tale la fortuna di questo lavoro: la possibilità di conoscersi attraverso il fare, l’innovarsi attraverso la ricerca e la sperimentazione, lo sbagliare e il confrontarsi con un team fantastico di creator che condividono un sogno.
Ci aggiorniamo nelle prossime puntate ricordando una frase detta da una persona con una certa rilevanza dentro al fantastico team della Gio Russo Production: “Tu puoi fare quello che vuoi ed essere ciò che preferisci, basta scegliere con la prospettiva di ottenere il meglio”
And that’s what a #livecontentcreator does 🚀
(Questo è quello che fa un live content creator)